“Il Miserin è un luogo magico”
Non so quante volte ho sentito questa frase e mi ha sempre colpito, non tanto per il significato (il Miserin è davvero pura magia, è la sua essenza), bensì perché esce dalla bocca anche dei forestieri, di chi ci passa una volta sola, magari quasi per caso, scegliendo la mattina stessa la passeggiata per quel giorno.
UN LEGAME VISCERALE
Che il lago Miserin sia un luogo di grande energia è noto tra noi gente del posto: fin dalla nascita siamo visceralmente legati a quel luogo, come se l’impossibilità di raggiungerlo per la gran parte dell’anno, scateni in noi un’ innata attrazione; eppure non è tutto lì: il fascino del Miserin va oltre…
sa suscitare in tutti coloro che ci arrivano un senso di connessione profonda con la natura circostante e si potrebbe dire con il divino.
L’ENERGIA DEL LUOGO E LA SUA SPIRITUALITÀ
La bellezza ti riempie gli occhi e allo stesso tempo ti pervade un senso di quiete e di vita, puoi percepire ogni cosa intorno a te, dal filo d’erba che ondeggia nella brezza alpina, al finissimo moto ondoso del lago; non importa quanta gente sia presente, quanto il brusio provocato, trovi l’unità immediata con lo spirito di quel luogo.
Scoprire che questo è vero non solo per me, ma è un sentire diffuso, lo rende tangibile, ancora più vero. Non solo frutto di ore di camminata e fatica se si sceglie di seguire la processione il 5 agosto, non solo nel giorno della Madonna delle Nevi (patrona del Santuario del Miserin) dove ogni tradizione sembra essere riproposta per creare suggestione, ma sempre!
Perché l’energia del Miserin, la sua magia, la sua spiritualità, ne sono l’essenza più pura e più autentica! e sono talmente tangibili, che entrano in chiunque lo viva!
Nella salita sembra di non arrivare mai, poi inizi a intravedere una parte del lago o i comignoli del rifugio, e la smania di essere lì, subito, ora, diviene incontenibile; continui, un passo dopo l’altro, accelerando l’andatura, non senti più il fiato corto o la stanchezza, e davanti a te si apre la conca di pascoli e rocce, al centro il lago blu, l’austerità del santuario e del rifugio e di colpo la pace prende il posto dell’ impazienza.


UN RADICAMENTO FAMILIARE
Mi piace credere che proprio per questa sua caratteristica intrinseca, la nostra famiglia abbia deciso di legarsi in modo particolare a questo luogo, rinnovando periodicamente questa fede.
Al Miserin si sono infatti sposati Piera e Mauro nel 1983 e a partire dalla stagione 2010 il Rifugio è gestito da mio fratello Jean-Claude; piccoli grandi aspetti della nostra vita familiare che hanno fatto sì che in parte, il Miserin diventasse per noi casa.
Tuttavia non smettiamo mai di stupirci delle sensazioni che ci sa regalare, non importa quante volte saliamo, a che ora, magari solo per una commissione veloce: non possiamo fare a meno di prenderci 2 minuti per fare un profondo respiro, riempirci gli di bellezza e poi chiuderli, conservando in noi il ricordo e l’energia di quel luogo, la consapevolezza di essere un tutt’uno con lo spirito e di poterlo richiamare in noi ogni volta che ne abbiamo l’esigenza!
IL LAGO MISERIN è DAVVERO PURA MAGIA!
